Terapia della calvizie: "Le opzioni Chirurgiche"
Parlare di Alopecia Androgenetica (calvizie) vuol dire risvegliare l'interesse di oltre il 50% dei maschi e del 25% delle femmine al di sotto dei 50 anni.
Cominciamo col dire che la calvizie comune è quella frequentissima affezione del cuoio capelluto che, causando un'alterazione del profilo estetico del soggetto, determina problemi psicologici e relazionali ed interferisce negativamente con la qualità della vita.
La calvizie viene definita andro-genetica perchè è strettamente legata a due fattori:
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gli ormoni androgeni
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la predisposizione genetica (ereditaria).
Precisiamo che non esistono ormoni androgeni buoni o cattivi per la sopravvivenza del capello ma è ormai accertato che il testosterone può essere attivato, o meglio trasformato, nella sua forma attiva da una sostanza chimica (enzima) presente nel bulbo dei soggetti destinati alla calvizie.
Pertanto, il testosterone circolante in forma inattiva, quando viene attivato si trasforma nel temuto "killer" del capello. Questa reazione negativa, come tutti possono vedere, avviene quasi esclusivamente in alcune zone del cuoio capelluto, mentre anche nei calvi la regione della nuca e le regioni laterali sono risparmiate: in quelle zone l'enzima, responsabile della caduta dei capelli non è presente e pertanto rappresentano un "serbatoio" per il prelievo dei trapianti da posizionare sulle zone calve.
L'approccio terapeutico al problema della calvizie è diversa nei due sessi:
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La cura della calvizie maschile si avvale di tre possibilità:
Minoxidil (lozione al 2%-5%) .
Finasteride (1 mg/die) .
Terapia chirurgica.
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La calvizie femminile: richiede invece un approccio diverso in quanto la finasteride non è consigliabile ed il minoxidil sembra meno efficace per cui nei casi di calvizie femminile, al di là di possibili alterazioni ormonali, l'unica valida alternativa è rappresentata dalla chirurgia.
In ogni caso la scelta terapeutica deve essere fatta dopo un'attenta valutazione del grado della calvizie in esame, delle aspettative del paziente, della qualità del risultato che si potrà promettere.
Le tecniche di cura della calvizie sono diverse e possono essere usate singolarmente od in associazione allo scopo di ottenere il miglior risultato possibile.
Oggi la tecnica più conosciuta ed appetita è l'autotrapianto con mini e micro innesti ma sono tutt'ora in uso altre tecniche:
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Riduzione dell'area calva con l'uso dell' estensore.
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Espansione del cuoio capelluto ricco di capelli e la successiva ridistribuzione sulle aree calve.
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Trasposizione di lembi di cuoio capelluto dalle zone fornite di bulbi al quelle che ne sono prive.
Rappresenta la tecnica di più largo impiego: si tratta di trasferire, con un intervento chirurgico in anestesia locale, un certo numero di bulbi, vivi e vitali, dalle zone geneticamente non predisposte alla caduta (regione nucale e laterali del cranio), alla zone prive di bulbi. Dopo il prelievo di una losanga di cuoio capelluto si procede al microscopio alla preparazione di microinnesti (1-2 capelli) e mini innesti (3-4 capelli) che verranno trapiantati sulle zone calve o diradate mediante delle microincisioni.
In un intervento si riescono a preparare e trapiantare circa 4000 bulbi che permetteranno di ottenere un risultato più che soddisfacente ed estetico con un aspetto del tutto naturale.
La tecnica è complessa solo dal punto dell'esecuzione, richiede un'equipe ben addestrata, una preparazione precisa ed accurata, un certo gusto estetico ma è sicuramente il metodo più efficace e meno traumatico per il paziente. Più efficace perchè con la tecnica dell'autotrapianto si "spostano" i capelli dalle aree folte a quelle diradate, trapiantando il bulbo sano e vitale, senza compromettere il normale processo di crescita del capello; meno traumatico perchè si interviene in anestesia locale e con intervento ambulatoriale.
I segni dell'intervento sono appena visibili e si limitano alla presenza di piccole crosticine nella zona trapiantata che dureranno pochi giorni e si staccheranno spontaneamente senza lasciare traccia, la zona donatrice invece è assolutamente invisibile immediatamente dopo il prelievo e la sutura.
Se la tecnica è applicata correttamente da un esperto, si possono ottenere risultati definitivi per tutta la vita con un aspetto assolutamente naturale pur trattando aree calve molto estese.
Oltre alle calvizie si possono trattare con la stessa tecnica altre zone del corpo oltre il cuoio capelluto:
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ricostruzione, rinfoltimento delle sopracciglia
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ricostruzione di zone pelose alterate o traumatizzate (barba, basette)
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rinfoltimento del pube in soggetti maschili o femminile fortemente diradati
Spesso, specie da medici non preparati, si ritiene che questo intervento sia di facile esecuzione: niente di più falso ! Come sempre accade l'eccellenza in ogni cosa che facciamo è frutto di studio, fatica, preparazione, esperienza e serietà.
Prof. Dott. Franco Buttafarro
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