Che cos'è
Per otoplastica si intende un intervento di chirurgia estetica il cui scopo è quello di correggere le anomalie eventualmente presenti sul padiglione auricolare. Ricordiamo che l'orecchio, dall'esterno all'interno è costituito da cute, sottocute, pericondrio (lamina fibrosa), cartilagine. E' proprio quest'ultima, la cartilagine, la responsabile delle eventuali deformità del padiglione auricolare e pertanto l'otoplastica si rivolge alle correzioni della forma e delle dimensioni della cartilagine dell'orecchio.
Come si formano questi difetti?
I difetti di forma e di dimensioni del padiglione non si formano ma sono già presenti alla nascita, ossia sono congeniti. Solo in caso di traumi di vario genere si possono formare delle alterazioni cicatriziali o delle amputazioni parziali che alterano il profilo dell'orecchio: anche queste si possono correggere ma non saranno trattate in questo argomento poichè fanno parte della chirurgia plastica ricostruttiva.
Quali sono i difetti estetici dell'orecchio?
Le orecchie ad ansa o a sventola costituiscono il difetto più diffuso riscontrabile alla nascita e sono correggibili solo con un intervento chirurgico. Quante volte le mamme ansiose e preoccupate per questa alterazione sono ricorse inutilmente all'uso di cerotti adesivi nel tentativo di riportare il padiglione nella sua forma fisiologica! Questi ed altri metodi empirici sono destinati a fallire dal momento che il difetto è dovuto ad una malformazione della cartilagine che costituisce l'impalcatura portante dell'orecchio.
Quali sono le cause dell'orecchio sporgente?
Le cause sono principalmente due: la prima, che è la più frequente, è la mancata formazione della piega dell'antelice che normalmente permette al padiglione di rimanere vicino alla testa, la seconda è dovuta ad uno sviluppo eccessivo della concavità centrale (conca) che si trova nella parte media del padiglione e confina da una parte con l'antelice e dall'altra con il meato acustico. In parecchi casi coesistono ambedue le possibilità.
Quando è possibile eseguire l'intervento?
L'intervento si può già effettuare nella prima età scolare, dopo gli otto anni, tenendo però conto che la spinta a questa decisione dovrebbe venire più da eventuali disagi del bambino che dal desiderio dei genitori di riparare ad un piccolo difetto di "progettazione". Tenuto conto che i bambini riescono per lo più a superare, con una certa ironia innata, questo piccolo difetto si può affermare che l'età media per intervenire, di solito, coincide con la pubertà: cambia il rapporti tra i due sessi e si afferma il desiderio di piacere. Ovviamente per gli adulti non esiste un'età tipica per intervenire ma il momento dell'intervento corrisponderà semplicemente a quello che deciderà il paziente.
Come si esegue l'intervento?
Le tecniche di otoplastica proposte sono numerose e pertanto sarà lo specialista chirurgo plastico che adotterà quella che riterrà più opportuna per il caso in questione. Essenzialmente si dovrà distinguere se si deve correggere la mancata piegatura dell'antelice o l'eccessiva prominenza della conca. Nel primo caso si procederà ad incidere una losanga di cute nella regione retroauricolare attraverso la quale si potrà modellare la cartilagine; nel secondo caso, dopo aver eseguito un'incisione nel solco retroauricolare, si procederà a ridurre la conca ipertrofica o attraverso l'asportazione di una losanga di cartilagine o attraverso una rotazione della conca su se stessa. In alcuni casi si dovranno correggere tutti e due i difetti.
Necessita l'anestesia generale?
L'intervento viene eseguito in anestesia locale e solo nel caso di richiesta specifica da parte del paziente o dei genitori si può procedere in anestesia generale nel qual caso il paziente sarà dimesso dopo tre - quattro ore dalla fine dell'intervento. Dopo l'intervento l'orecchio viene immobilizzato con un bendaggio elastico che verrà mantenuto per circa una settimana quando si procederà anche alla rimozione dei punti.
Come sarà il decorso postoperatorio e quale il risultato?
Il postoperatorio sarà buono e senza complicanze se il paziente seguirà diligentemente le istruzioni pre e postoperatorie e consulterà l'operatore in caso di qualsiasi dubbio. Un leggero dolore sarà presente per alcuni giorni ma potrà essere facilmente sedato con comuni analgesici. Sarà prescritta terapia antibiotica ed il risultato sarà definitivo e soddisfacente. In ogni caso sarà possibile, al bisogno, fare dei piccoli ritocchi dopo alcuni mesi.
Prof. Dott. Franco Buttafarro
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