Perché allenarsi
fa bene a chi fa attività Subacquea?
Il nostro organismo è costituito da
due sistemi distinti per la distribuzione
di sostanze nutritive e i recupero
dei prodotti di scarto: il cuore
i suoi vasi, ed i polmoni. Ad
oggi avete imparato quali sono le
cause principali che scatenano la
Malattia da decompressione, e tutti
i fenomeni correlati ad essa. Il sangue
come veicolo di trasporto dell'aria
accumula l'eccesso di azoto nei vari
tipi di tessuti che poi con la risalita
in decompressione viene rilasciato
lentamente. Ed è proprio con l'aumento
della profondità e quindi della pressione
parziale dei gas che aumenta il consumo
di ossigeno da parte dei muscoli respiratori
dovuto all'incremento della ventilazione.
Essere dei
subacquei allenati significa migliorare
l'efficacia degli scambi gassosi pertanto
avrete bisogno di minor ventilazione
che un sedentario a parità di ossigeno
consumato. Ciò dipende da una
minore produzione di Acido lattico
durante la pinnegiata, all'adattamento
allo sforzo fisico e all'autocontrollo
che limitano gli atti respiratori
a quelli realmente necessari senza
sprecare energie. Ed infine l'esercizio
fisico rappresenta una valvola di
sfogo in situazioni di stress legate
alla vita frenetica di tutti i giorni.
Ci si sente più positivi e attivi,
un fenomeno legato ad un aspetto fisiologico
ben preciso: infatti durante l'attività
fisica prolungata aumenta la concentrazione
ematica delle endorfine ormoni ad
azione euforizzante. I vasi sanguigni:
ci sono tre tipi di vasi: arterie,
capillari, vene. Le prime sono
vere e proprie autostrade della circolazione
dove il sangue arricchito di ossigeno
pulito preso dal cuore lo consegna
ai vari tessuti, I capillari
, vasi molto stretti e con pareti
sottili vengono attraversati con un
interscambio da sostanze nutritive
e di scarto. Infine le vene
raccolgono il sangue che dopo aver
attraversato i capillari fa ritorno
al cuore per continuare il suo flusso
ciclico questa volta impoverito di
ossigeno ma pieno di biossido di carbonio.
I Polmoni: L'attività fisica
rappresenta l'azione più potente a
cui può essere sottoposta la macchina
ossidativa dell'organismo e cioè i
muscoli. Rispetto alla condizione
di riposo la nostra respirazione può
aumentare di ben 50 volte per poter
garantire gli scambi gassosi necessari
a livello degli alveoli polmonari
e verso l'esterno. Con l'aumento della
frequenza degli atti respiratori aumenta
la ventilazione polmonare. Per il
50% il lavoro respiratorio viene effettuato
dal diaframma e per il resto dai muscoli
intercostali. A riposo si respira
prevalentemente con il naso mentre
sotto sforzo si passa ad una respirazione
oro nasale (dalla bocca), caratterizzata
da una minore resistenza delle vie
aeree. Il Cuore: è il motore
che mantiene operativo tutto il sistema
permettendo il trasporto del sangue
carico di ossigeno a tutti gli organi
periferici e quindi ai muscoli.
Con l'allenamento otterrete come effetto
proprio un aumento della concentrazione
ematica permettendo ad un maggior
trasporto dell'emoglobina carica di
ossigeno dai polmoni ai muscoli.
Durante gli esercizi sono numerosi
i cambiamenti che intervengono a rendere
più agevole il prelievo dell'ossigeno
dalle molecole di emoglobina per il
suo successivo produzione di energia:
aumento dell'acidità e del diossido
di carbonio nel flusso sanguineo,
la temperatura corporea. Da ciò potrete
apprezzare meglio l'adattamento organico
che avviene con il riscaldamento.
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