Ci sono sei milioni di italiani che
tutte le mattine più o meno
alla stessa ora infilano nel baule
dell'auto "la borsa della palestra" con
tutti quegli indumenti che si devono
sfoggiare duranti gli allenamenti.
Infatti spesso si tratta proprio e
solo di uno sfoggio che le persone
fanno: aderenti pantaloncini in materiale
fluorescente, canottiere scollatissime
che nulla riescono a coprire, scaldamuscoli
strategicamente indossati su calze
nere, perizomi che accentuano le meraviglie
femminili.
Con questo esibizionismo molte persone
si iscrivono e frequentano palestre
tutti i giorni con un scarsissimo desiderio
di intraprendere attività fisica
ma semplicemente per mostrarsi. Il
mostrarsi in forma oggi è diventato
un obbligo, uno status-symbol come
tutti quegli accessori che la fiction
ci inculca nel cervello.
La psicologia
del body building quindi , è per la maggioranza
delle persone il desiderio di voler
essere dei modelli dal fisico statuario
senza però dover troppo sudare
e sacrificarsi per raggiungere l'obbiettivo.
Il movente di tutto questo sta nel
narcisismo che tutti noi vogliamo
nascondere. Ogni qualvolta che sentiamo
la parola rassodare o ingrossare
le nostre orecchie si trasformano
in parabole ed allora cominciamo
a guardarci di profilo, poi di fronte
ancora di profilo concludendo che
avremmo bisogno di fare attività non
per sentirci meglio ma per voler
sembrare.
Si deve a questo punto individuare
il centro di fitness più conosciuto
per quelle caratteristiche invoglianti
ad iscriversi per un mese forse,
dopo la seduta di prova naturalmente,
per capire se esistono le caratteristiche
essenziali per esaltare il nostro
IO.
Le caratteristiche si cercano innanzitutto
tra le persone che già fraquentano
il centro: chi sono, come si vestono,
cosa fanno…, mentre tra tutte
quelle macchine infernali di body
building lo sguardo ricerca il lui
o la lei che possa far zampillare
le saette dai nostri occhi. Ora la
seduta di prova ci istiga ad infilare
nella borsa le prime e vecchie cose
che troviamo nei cassetti ed ecco
che si scoprono vecchie magliette,
vecchie tute, vecchi pantaloncini
che alla rinfusa si pigiano dentro
il borsone e via, al centro del benessere
pronti ad intraprendere nuove ed
emozionanti esperienze ma soprattutto
Incontri.
La seduta di prova è abulica,
per tutti coloro che per la prima
volta accedono ad un centro: solitamente
l'istruttore non ha colmato tutte
le nostre richieste, c'era un po'
di "puzza", la musica era
troppo alta, troppo bassa, troppo
vecchia…insomma era tutto troppo.
Comunque, a parte la disorganizzazione
della prima volta tutto è filato
liscio; ora bisogna solo attrezzarsi
con un abbigliamento più congruo
all'ambiente intorno, ed ecco che
al primo pomeriggio libero ci si
scatena tra vetrine di negozi e ipermercati
nella disperata ricerca di qualche
indumento per esibirsi.
Intanto l'alienazione avanza. Quindi
ci si iscrive, non più di
un mese naturalmente e si comincia
a frequentare.
Il tempo disponibile è poco
e la gente è troppa, quindi
al posto di cercare nella nostra
giornata il momento più congruo
da trascorrere nel centro si comincia
a preferire lasciare la borsa "sempre
pronta" sul retro della nostra
auto per continuare a trascorrere
le pause da un bar all'altro. Ma
di nuovo il sopraggiungere di una
fotografia di una modella su un giornale
ci rinvigorisce e torniamo in palestra.
Si sa che la forza della "fiction" è più forte
della nostra volontà. Il mese è quasi
scaduto e noi ci accorgiamo che questa è solo
la terza volta che riusciamo a frequentare
la palestra: terribile constatazione!
Soldi spesi per essere sempre uguali!
Allora la palestra non fa nulla,
però esistono centri estetici
che al dir il vero sono un po' cari
ma sicuramente risolvono….
e poi se non si possono pagare tutto
subito loro mi fanno anche il dilazionamento.
Perfetto,ho capito tutto.
Al diavolo la palestra con tutto
quel rumore, quella musica, quella
gente, ora si va in un centro estetico.
Chi ci accoglie solitamente è una
bella ragazza dallo sguardo riservato
che cerca di metterci a proprio agio
raccontandoci in quale maniera il
centro, con un programma tedesco
rivisitato all'italiana, che prese
origini dalla Francia potrà farci
diventare dopo 20 sedute dei bellissimi
e statuari modelli da copertina.
Il costo? direte voi.…sempre
troppo poco per l'obbiettivo da raggiungere!
Ho detto obbiettivo e non risultato
! Alla fine della 20' esima seduta
dopo aver pedalato in gusci con un
calore disumano avvolti nei peggiori
dei casi da celophan, per essere
poi rinvigoriti da fiale che ci rabbrividiscono
dal freddo, ci accorgiamo che l'obbietivo
prefissato è stato raggiunto
ma il risultato no: per obbiettivo
intendo dire l'appagamento della
nostra coscienza nell'aver speso
qualche millione nel voler migliorare
noi stessi! Il risultato di non aver
assolutamente cambiato nulla su di
noi.
Ho voluto ironizzare su questi argomenti,
per sdrammatizzare un po' il lavoro
che conduco tutti i giorni; la morale
in questa analisi della persona media
che vuole assolutamente migliorare
il suo aspetto fisico non è rintracciabile.
Pazienza e
sacrificio sono le uniche
due condizioni che ci permettono
di migliorare qualsiasi nostra condizione,
lasciandoci guidare dalla mano
esperta di un personal trainer e non da quella
di una estetista, acquisteremo ben
presto una tonicità da farci
sembrare migliori. E questo sarà solo
il primo passo.
Sandro Guala della
palestra
GYMNICA i CLUB di Torino |