Negli Stati Uniti un anno fa è apparso un trattato, subito acclamato"best seller" che, scatenando tumultuose reazioni e polemiche tra i nutrizionisti, ha addirittura messo in crisi la politica alimentare governativa: "Enter the zone" di Barry Sears.
Dopo un anno si raccolgono i frutti di queste teorie: decine di atleti, adottandole, hanno riscontrato miglioramenti sorprendenti ed ora inizia la diffusione del metodo Sears anche tra categorie più "comuni".
Si teorizza che la stessa dieta possa garantire ad atleti professionisti,impiegati, sportivi "della domenica", sedentari, il massimo rendimento psicofisico.
Come?? Semplicemente ritornando al giusto apporto tra carboidrati e proteine, quello dei nostri antenati insomma, e ottimizzando così il nostro sistema ormonale riportandolo ai valori pre-cereali e soprattutto pre- snack, patate,biscotti,pasta,dolci,liquori, etc...
Il messaggio di Barry Sears è semplice: al detto : " il cervello ha bisogno di zucchero " sostituire: "il cervello, per avere la giusta qualità e quantità di zucchero ha bisogno che l'insulina(uno degli ormoni pancreatici) sia tenuta sotto controllo.
Infatti il pancreas produce due ormoni antagonisti, l'insulina e il glucagone.Il primo fa scendere il livello di zuccheri nel sangue immagazzinandoli in tessuti adiposi e muscoli, il glucagone invece fa salire questo livelli " smontando " lo zucchero dai tessuti adiposi.
Quindi da questo fragile equilibrio dipende il corretto livello di zuccheri, soprattutto per il cervello. In situazione di equilibrio, appunto in una certa "zona", il nostro organismo produrrà le corrette quantità di "eicosanoidi", ormoni poco noti ma importantissimi che,agendo a livello cellulare, regolano funzioni fondamentali per la salute.
Possiamo suddividerli in "buoni" e "cattivi":
Gli eicosanoidi buoni:
- inibiscono l'aggregazione piastrinica evitando le trombosi.
- sono forti vasodilatatori
- inibiscono l'insorgenza di malattie autoimmunitarie
- hanno effetto antinfiammatorio
- elevano la soglia del dolore;
Gli eicosanoidi cattivi:
- favoriscono l'aggregazione piastrinica(insorgono coaguli"
- sono vasocostrittori
- stimolano le cellule che provocano reazioni autoimmuni
- favoriscono i processi infiammatori
- abbassano la soglia del dolore.
Tenendo conto che i moderni studi stabiliscono che il giusto rapporto tra proteine e carboidrati è 0,75 (praticamente ogni 4 calorie da carboidrati se ne devono assumere 3 da proteine) e ricordando che l'insulina è l'ormone dell'immagazzinamento (trasforma in adipe gli zuccheri) mentre il glucagone è l'ormone dello smobilizzo (demolisce i grassi per utilizzarne gli zuccheri) si può dedurre che:
- troppi carboidrati = troppa insulina = eicosanoidi cattivi e nuovo adipe.
- Rapporto corretto = giusto glucagone = eicosanoidi buoni e consumo dei grassi.
Inoltre il glucagone, stimolando la produzione di HGH (ormone della crescita) accelera i processi riparatori dei tessuti, il consumo di grassi corporei, attiva la sintesi proteica sviluppando la massa muscolare magra...
Ricordiamo quindi che sono i carboidrati che fanno ingrassare, non i grassi.
Se nelle diete tradizionali dopo aver stabilito il fabbisogno calorico del soggetto ci si limitava a distribuirlo nei pasti limitando i grassi ed arrivando addirittura al 55% di carboidrati (come minimo) con la Zona si rivoluziona tutto:
- si calcolano i grammi di proteine necessari per il soggetto.
- si calcolano i carboidrati in proporzione.
- si aggiungono i grassi (che vanno rivalutati).
E' importante però rispettare sempre il giusto rapporto tra proteine e carboidrati nei vari pasti, ricordando che la prima colazione deve fornire il 25% delle calorie della giornata.
Inoltre ricordate di non superare le 500 Kcal (anche 400) per volta. Si possono fare svariati spuntini, quindi.
- preferire i grassi vegetali insaturi e crudi
- proteine: carni bianche (bassa contaminazione ormonale), scartare il tuorlo delle uova, le proteine nobili sono nell'albume, e consumare pesce almeno tre volte la settimana.
- Tra i carboidrati evitare quelli ad alto indice glicemico (amidi,pane,pasta) e preferire la frutta.
Questa teoria è nata dagli studi condotti negli ultimi vent'anni sull'alimentazione e sui prodotti ad essa associati: pur diminuendo il consumo di grassi e proteine sono aumentati gli obesi e le malattie cardiovascolari. La sindrome X, in cui coesistono colesterolo VLDL alto, insulinoresistenza, iperinsulinemia, iperglicemia e ipertensione è quindi causata da una progressiva resistenza all'insulina provocata dall'eccesso di consumo di carboidrati.
Con una semplice correzione alimentare si può evitare l'uso di farmaci pericolosi.
Anche se all'inizio tra tabelle,grammi e calorie ci si sente persi è sufficiente diminuire i carboidrati e seguire alcune semplici regole:
Calcolare la giusta quantità di proteine necessarie: a seconda del livello di attività fisica praticata il fabbisogno varia da 1,1 a 2,2 grammi di proteine per Kg. di peso corporeo In massa magra. (un uomo di 80 Kg. che si allena tre volte la settimana, con una massa grassa del 15%, ha quindi una massa magra di 68 Kg. (80 x 15%-) e necessita di circa 102 grammi di proteine (1,5 x 68)).
- distribuite quindi il vostro fabbisogno proteico in vari blocchetti di pasti (tre pasti e due spuntini, ad esempio) ricordando il rapporto tra proteine e carboidrati (0,75 ma anche e forse meglio 1:1)
- non lasciate mai passare più di 5 ore senza nutrirvi (pasto o spuntino), infatti il momento migliore per mangiare è quando non avete fame.
- scegliete proteine a basso tenore di grassi
- scegliete i carboidrati tra i favorevoli (verdure e frutti ricchi di fibra)
- scegliete grassi monoinsaturi
- non superate le 500 calorie x pasto , piuttosto aumentate gli spuntini se il Vs. fabbisogno calorico lo richiede.
- Pasta, pane, dolci, cioccolato, vino, birra e alcolici sono i nemici . Potete consumarli tenendo conto di quanto pesano sul bilancio dei carboidrati, sostituendone altri e certo non aggiungendoli!!
Concludendo posso dirvi che questa strategia alimentare ha già riscosso un grande successo tra gli sportivi e va diffusa tra tutti noi perché non si tratta solo di un programma globale di calo del peso, ma stiamo esaminando un piano di ottimizzazione del sistema ormonale ed immunitario che consente la massima resa a livello fisico, mentale ed emotivo.
Provare per credere!!
Silvio Canuto
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